Scappare in bici, tutte le volte che si può!

 


E' ormai da un pò che ho realizzato che la bici è per me tante cose insieme: è sport, è aggregazione, è sfida con me stessa, è resilienza, scoperta dei miei limiti e dei miei punti di forza. Ma è anche, o forse soprattutto, evasione e un gran senso di libertà. Ciascuno di noi, con gli anni, impara a conoscere se stesso (o almeno dovrebbe!), ed io ho capito che per quanto possa aver bisogno di radici e di punti di riferimento, ho bisogno anche di evadere, di esplorare realtà nuove, e di farlo spesso, fosse anche per poco tempo. E così, anche se non è possibile farlo spesso quanto vorrei, quel momento in cui scappare in bici arriva. E ogni volta sa regalarmi ricordi unici! La mia ultima breve fuga è stata anche il modo più bello di concludere il 2023: in bici in Costiera Amalfitana, gli ultimi giorni di Dicembre, da una carissima amica, per condividere con lei qualche bella pedalata, impreziosita dall'atmosfera delle feste Natalizie. Ero indecisa se partire in assetto bikepacking, dovendo stare solo pochi giorni, ma la consistenza degli indumenti invernali mi ha fatto optare verso la scelta delle mie Ortlieb, più capienti e comode. Il clima mi è stato alleato: pur non potendo godere della compagnia del sole, il cielo si è mantenuto si velato, ma senza pioggia, consentendomi di spostarmi in bici in modo sicuro e senza fastidi. Così, mi sono imbarcata con la mia Bressanina, destinazione Napoli. Da Napoli, nonostante tutti mi avessero suggerito di prendere il treno per raggiungere la mia meta, io ho preferito pedalare. Il percorso che ho seguito dal porto di Napoli verso la Costiera Amalfitana, dopo aver lasciato la grande città partenopea, mi ha portato lungo la SS18, passando da Portici, Ercolano, Torre del Greco, Torre Annunziata e poi ancora Pompei e Nocera Inferiore. Un percorso che in bici risulta un pò ostico a causa del traffico che si incontra passando dai centri storici di tutte queste località, con strade spesso lastricate dal basolato, non ideale per le ruote di una bici da corsa. Ma a parte questa piccola difficoltà e qualche tratto meno attraente, nel complesso l'ho trovato bello.


Il centro storico di Pompei, ad esempio, con la sua piazza ed il maestoso duomo, è stato per me una scoperta, perchè in passato avevo solo visitato gli scavi. I campani, poi, come sempre si sono dimostrati gentili e simpatici, sia in quelle occasioni in cui ho chiesto qualche informazione, sia quando mi sono ritrovata a scambiare qualche chiacchiera su quanto sia bella la Sicilia e di come resti nel cuore di chi la visita. E il dolcissimo anziano signore che nel salutarmi  mi dice: "stai attenta in bici, mi raccomando!" mi fa sorridere di tenerezza ogni volta che lo ricordo. 



Io poi in Costiera, grazie a Pam, mi sento come a casa. Ogni volta che torno e rivedo quei luoghi che inizio a conoscere sempre di più, mi riempio di sensazioni positive e di tanta bellezza. E la pedalata serale con destinazione finale Atrani e le sue luminarie è stata la ciliegina sulla torta! Ho scoperto che Salerno è sempre stata molto famosa per le sue luminarie, ed anche se, a detta di chi ci vive, negli anni non sono state più all'altezza della loro fama, io le ho trovate molto belle e di certo, devo dire, decisamente superiori a quelle della mia città. Atrani aggiunge alla bellezza delle luci le caratteristiche del piccolo borgo affacciato sul mare, e l'effetto finale sembra quello di un villaggio in un presepe. Si, decisamente le piccole fughe sono anche spesso le più belle: perchè in poco tempo ti ritrovi a fare e vedere così tante cose, che nel tuo ricordo, in seguito, la sensazione è di essere stata via molto di più. Sono tornata ricaricata di energie positive, felice di aver trascorso il mio tempo con vecchi e nuovi amici, con gli occhi pieni di immagini luminose e del mare della Costiera, e il cuore carico dell'affetto ricevuto. E la voglia di ritornare ancora, presto!

LUMINARIE A SALERNO





  LUMINARIE DI ATRANI












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